Nei
pezzi presentati in questa mostra si esplorano alcune tecniche tradizionali
dell’arte ceramica, dal tornio, allo stampo, al colombino,
sperimentando l’accostamento con materiali inediti come il
feltro. Nelle decorazioni a smalto, l’obiettivo è indagare
le combinazioni di tecniche tradizionali e iconografia contemporanea,
dando nuova luce a forme ed oggetti dall’immagine ormai consolidata.
Lo spunto è la rappresentazione degli uccelli, dai vecchi
vasi da farmacia della tradizione siciliana a forma di civetta,
ai piatti in porcellana decorati a terzo fuoco, alle casette per
uccelli.
Il
contenuto scientifico di questa mostra è lo studio di nuove
specie: gli uccelli in ceramica. La progressiva sottrazione degli
habitat naturali, comporta che i volatili ridefiniscano i propri
confini spingendosi fino in ambiente urbano e colonizzando piazze
o interni domestici.
Gli esemplari selezionati in questo lavoro esprimono in maniera
evidente come le categorie di selvatico e addomesticato si intreccino
e si mescolino: la varietà di uccelli-vaso e uccelli-piatto
è una conferma delle teorie evoluzionistiche che vedono
l’animale portato ad assumere comportamenti non propri,
in un continuo processo di adattamento. Già nelle uova
si possono leggere i segni di un’evoluzione che, attraverso
mutazioni genetiche e selezione delle specie produrrà un
atlante di animali diverso da quello attuale. Una sezione a parte
è dedicata alle più recenti proposte di housing,
come forma compensativa e solo parzialmente mitigatoria dell’alterazione
determinata dalla visione antropocentrica che orienta il mondo.
L’aberrante proporzione del fenomeno piccione, l’uccello
più massicciamente presente nei contesti urbani, sintetizza
l’aspetto più contraddittorio e ambivalente del rapporto
con l’ambiente naturale, evidenziando come la soglia in
cui uomini e animali si incontrano, condividendo spazi, abitudini
e risorse, sia sempre più ampia, ma fragile e insidiosa.
Come camminare su un terreno di uova.
Gaetano
Di Gregorio nasce a Catania nel 1972. Dal 1991 abita a
Venezia, dove lavora come architetto. Nella sua attività
coniuga la computer graphics alle tecniche ceramiche tradizionali,
apprese nella sua città d'origine, Caltagirone. Ha partecipato
a concorsi e mostre collettive nazionali ed internazionali. Con
altri artisti, con i quali condivide l’atelier, ha fondato
a Venezia nel 2003 l’associazione culturale Spiazzi, che promuove
mostre ed eventi.