l'artista
propone un progetto realizzato nello studio artistico di Vittorio Veneto
a cavallo fra il 2007 e il 2008 e nel periodo di residenza a Spiazzi nell'aprile
del 2008.
Si tratta di disegni, video-documentari, terre cotte, oggetti trovati
e fotografie. E' una domanda sul "problema" inteso come "argomento"
o come sviluppo e modo in cui si sviscera un determinato problema ed il
suo apparente status all'inizio del ventunesimo secolo
"La casa (l'habitat) - la casa delle memorie - con tutte le sue superfici
tattili e sfaccettati cenni di memoria, ricordi; trama, densità,
tinta, odore e bisbigli che la pelle e le membrane di orecchi e occhi setacciano
e trasformano in memoria. "Virtual remembran(c)es. Trame di superfici
vengono ricomposte nella memoria attraverso la pelle e le membrane; le membrane
e la pelle lasciano residui sulle (vere) superfici, imprimendo la nostra
memoria su di essi o in essi - nella natura "etica" della memoria
e del ricordo, peli e pelle, ed i dati che in essi dimorano, sono forse
una richiesta di responsabilità, per le generazioni non ancora nate.*
* testo estratto da Geir Svanson sul lavoro di Thóra
Thóra
Sigurðardóttir vive a Reykjavik, Islanda, attualmente risiede
in Italia. Questa di spiazzi è la sua prima mostra in Italia.
sito
personale: http://this.is/thora/
Thóra
Sigurðardóttir 3 may – 18 may 2008
The project in the exhibition spaces of Spiazzi consists of recent work,
realized outside and within the artist’s studio in Vittorio Veneto
during the winther months and early spring of 2007-2008, and in the residency
studio of Spiazzi in Venice April 08. The work consists of drawings, documentary
videos, modeled terra cotta, found objects and photos. It is an inquiry
into “matter” and its apparent status at the beginning of
the 21st century.
*The house (the habitat) — the house of memories— with all
its tactile surfaces and facets hails memories, remembrances; of texture,
density, hue, covers, smell, and undertones that the skin, and membranes
in ear and eye sifts into memory. Virtual remembran(c)es. Textures of
surfaces are mediated to memory through skin and membrane; the membrane
and skin leaves residues on (real) surfaces, inscribing the memory of
us on it, or in it — in the ethical nature of memory and remembrance,
hair and hide, resides data, and maybe an interpellation for responsibility,
of unborn generations.*
Thóra Sigurðardóttir lives in Reykjavik, Iceland, with
a residency in Italy. The exhibition in Spiazzi is her first one in Italy.
* extracts from Geir Svansons text on Thóra’s work.
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