Jim
Hake
11 -25 ottobre 2003
Le
lezioni di vita al negativo dello scultore Jim Hake (americano di
nascita ma torinese per amore) si articolano in una mostra composta
di 12 pezzi, realizzati nell’arco degli ultimi due anni. Coraggiosamente
figurative, classiche nei materiali ma paradossali e inconsuete nella
composizione, le sculture che popolano l’allestimento ci presentano
uno strana folla di individui intrappolati in situazioni critiche
che sfuggono al loro controllo. Liberamente ispirate a fatti e personaggi
stesso liriche e ironiche, vittime ma molto spesso anche artefici
del sortilegio che le tiene intrappolate. E’ questo il caso
della donna di Oltremare impiccata dai suoi lunghi
capelli azzurri, di Narciso imprigionato dall’eco,
della sirena immersa in un mare di scarpe o del Pescatore
sommerso dai flutti. Le figure di Hake, però non sono mai vittime
impotenti e passive, in quanto le loro “trappole” spesso
si tramutano in elementi positivi che fanno emergere l’individuo
dall’empasse. I questo senso, i capelli sono anche una corda
che salva dal vortice, il pesce una boa che tiene a galla, l’eco
una corona/aureola che illumina il volto e la caduta un tuffo da affrontare
a testa prima.
Utilizzando il colore quale costituente significativo dell’opera
Hake crea una tensione costante tra volumi e superfici che contribuisce
ad aumentare il mistero e il lirismo delle immagini
Simboli personali, parole e frasi costituiscono l’orizzonte
di significato entro cui si collocano figure enigmatiche che coinvolgono
il pubblico in un dialogo introspettivo e profondo.
per ulteriori info visita il sito personale di Jim Hake. www.sculpt.it
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