Il
titolo “Muzykstan” per assonanza richiama
ai paesi che compongono l’Asia Centrale: Kazakistan, Kirghizistan,
Uzbekistan e Tagikistan.
L’Asia Centrale possiede un’eredità musicale ricca
e variegata. Per le strade, nei bar, nei mercati, nelle moschee, si possono
ascoltare i più disparati generi musicali. Esiste un detto Kazako
che dice “nessun Kazako è davvero Kazako, ma la Dombra (strumento
a vento tradizionale Kazako) è davvero Kazaka.“. Attraverso
la musica si possono riconoscere tempi/epoche, generazioni, spirito e
umore di questa regione.
L’arte contemporanea in Asia Centrale si è sviluppata con
estremodinamismo dai primi anni ’90, dal crollo dell’Unione
Sovietica e dalla nascita di nuovi Paesi indipendenti. I primi artisti
contemporanei della regione hanno sviluppato la propria professionalità
e la propria filosofia attraverso un processo comprensivo della teoria
e della pratica basato sull’analisi dell’arte moderna. Hanno
perpetuato l’eredità delle avanguardie e dell’arte
anti-conformista dell’epoca sovietica, identificandosi anche come
neo-nomadi o neo-orientalisti.
Oggi, una nuova generazione di artisti (con età media di 30 anni)
è molto pro-attiva in Asia Centrale. Questa generazione ha fatto
propria tutta l’esperienza dei primi artisti contemporanei, avendo
tuttavia una diversa “modalità” post Sovietica. Usano
tutte le tecnologie dell’informazione sia nella vita di tutti i
giorni che nel loro lavoro, anno una mentalità diversa, la cosiddetta
“clip-mentalità”. Lavorano in aziende che si occupano
di media, tenendo le cuffie sotto i loro cuscini, guardano MTV, frequentano
le discoteche, producono webzine e scrivono le loro e-mail in “Runglish”
(un misto folle di parlata inglese e russa). “Isn’t it
a Cyber-like Globe generation?” you might ask, and I’d say:
“Almost”!
Questi artisti amano molto la musica. Creano le loro opere sotto una forte
influenza musicale. Hanno sperimentato suonando musica loro stessi e usando
le nuove tecnologie per comporre le loro opere. Contemporaneamente hanno
la passione per gli strumenti nazionali dell’Asia Centrale come
la dombra, il kobyz, il dutar; strumenti che sanno suonare con scioltezza,
promovendo le tradizioni della musica locale in contesti internazionali
attraverso i loro lavori. Hanno partecipato alla “rivoluzione dei
tulipani” (corrente politica Kkrghiza) e hanno viaggiato in tutto
il mondo per ascoltare e vedere i loro gruppi o cantanti preferiti.
Gli artisti di questa generazione saranno oggetto e soggetto principale
di questo progetto..
Idea portante
di questo progetto è la creazione di connessioni tra la musica
popolare (folk, rock, nativa, ecc.) e l’arte contemporanea (performance,
video arte, istallazioni) nella regione dell’Asia Centrale attraverso
la produzione di nuove realtà artistiche, basata sui principi del
divertimento e dell’arte moderna. Ogni progetto si baserà
sul “leitmotiv” della musica locale.. La parte visiva, la
sua costruzione, i temi e la storia sarà sviluppata da ogni artista
in modo assolutamente unico e personale. Questo progetto ci darà
l’opportunità unica di vedere l’attuale background
sociale e culturale dell’Asia Centrale e testimonierà come
la sua musica e l’arte influenzano il pubblico.
Project
team:
- Yuliya Sorokina (Kazakhstan) - Commissioner and curator;
- Ulan Djaparov (Kyrgyzstan) - Co-curator
- Viktor Misiano - Project Consultant
Project venue:
Associazione Culturale Spiazzi
Project
collaborators:
"The Direction of Art Auctions and Exhibitions" Kazakh State
Enterprise
"Asia Art+" Public Foundation
"HIVOS" Humanist Institute
for Co-operation with Developing Countries
Open Society Institute
Associazione Culturale Spiazzi
Project web-site:
www.caprojects.org/.
Nessun commento:
Posta un commento